Lettera della Presidente

Care Socie, cari Soci

La fine dell’anno solare, ormai non distante, è per molti, se non per tutti, l’occasione naturale per fare bilanci ed esprimere propositi per il prossimo futuro.

Non è tuttavia quello che desidero fare in questa sede. Le occasioni per ricordare i risultati raggiunti non sono mancate e non mancheranno. Così come quelle per illustrare progetti e iniziative. Fortunatamente, ne abbiamo i mezzi e le opportunità.

Ciò che mi preme fare in questa cornice è altro: richiamare il valore e l’importanza dell’Associazione quale strumento utile per meglio strutturare la nostra vita professionale, sia nei periodi permanenza romana che in quelli all’estero.

Ė uno strumento che, certamente, ha dei limiti. L’Associazione non può proporsi quale controparte ufficiale dell’Amministrazione. Come un Sindacato, per esempio, per negoziare una politica del personale a sostegno delle esigenze della categoria che rappresenta. Né può operare in qualità di lobby – intesa in senso moderno- per ottenere condizioni favorevoli ad un percorso professionale in sintonia con l’evoluzione delle caratteristiche della comunità diplomatica internazionale.

L’Associazione può tuttavia svolgere un ruolo significativo per la vita quotidiana di tutti noi, legata, molto più che in altre categorie professionali, a ritmi e cadenze che influiscono in profondità nella vita professionale, sociale e familiare.

Il nostro potrà dunque continuare ad essere un ruolo di interlocutore dell’Amministrazione, per far stato dal nostro punto di vista di come le nostre esigenze (che sono poi  quelle di tutte le categorie di personale del Ministero) mutino al variare non solo, come accennavo, delle dinamiche dell’attività diplomatica internazionale, ma anche di condizioni più concrete e misurabili quali le caratteristiche dei nuclei  familiari, le condizioni politiche e sanitarie nelle quali si è chiamati ad operare, le sfide della globalizzazione.

Pertanto, non posso che concludere attirando l’attenzione di tutti Voi sull’ importanza di partecipare quanto più attivamente, e costruttivamente, possibile alla nostra attività. Solo in questo modo, con un impegno di tutti, questo strumento potrà contribuire a produrre quei risultati che ci attendiamo e per i quali le generazioni delle socie e dei soci che ci hanno preceduto hanno profuso sforzi importanti.

Per elencare risultati e progetti, come dicevo, ci saranno altre occasioni.
Buon 2019 a tutte.

Nancy Milesis Romano

E’ nata in Argentina ed è diplomata in pianoforte e canto. Dopo un decennio negli Stati Uniti si trasferisce in Italia, dove si specializza in musica barocca. A Kiev studia Direzione d’orchestra. E’ fondatore e direttore dal 2008 del Coro dell’ACDMAE e del “Kiev Baroque Consort”. E’ direttore artistico dell’Italia Festival Barocco.

Oggi è Presidente dell’ACDMAE

 

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