EUFASA a Londra, tra le novità anche la presentazione di un progetto ACDMAE

di Milena Guarino Padula

A 34 anni dalla prima conferenza, che si svolse proprio a Roma nel 1985, l’EUFASA si è riunita quest’anno nella Londra della Brexit. Una scelta fortemente voluta sin dallo scorso anno dai due delegati inglesi, a dimostrazione di quanto il Foreign Office, pur impegnato nel seguire i negoziati per uscire dall’Unione Europea, voglia mantenere dei buoni rapporti oltremanica.

In un clima come sempre caratterizzato da un grande spirito di collaborazione tra le varie associazioni, sono stati confrontati i provvedimenti attuati dai vari Ministeri degli Esteri e sono state presentate le best practices da seguire per agevolare la vita dei consorti e delle loro famiglie, quando si trovano in patria e all’estero. Anche quest’anno i gruppi di lavoro sono stati numerosi e le problematiche da affrontare complesse. Tra i tanti temi affrontati assieme, la nostra delegazione ha presentato un progetto innovativo in materia di Mediazione con riferimento alla Risoluzione delle Nazioni Unite 1325 (UNSCR 1325/2000).

Come sapete la nostra associazione in partnership con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’ Università La Sapienza – grazie al lavoro delle nostre socie Anna Orlandi  Iannuzzi e Sofia De Dominicis – ha contribuito alla realizzazione della seconda edizione del Corso di alta Formazione DONNE PACE E MEDIAZIONE, che risponde al 3°Piano di azione nazionale dell’Italia (IPAN) per favorire la conoscenza della Risoluzione 1325/2000 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e delle tematiche di genere ad essa connesse. Questa iniziativa accademico-didattica è aperta ai neo-laureati ed anche ai consorti dei diplomatici che sono interessati alla materia.

Io stessa ho frequentato con grande interesse la prima edizione del Corso, redigendo un elaborato finale sul tema “Coniugi dei diplomatici: ruoli, potenzialità e possibili sviluppi nell’attuazione della agenda Donne, Pace e Sicurezza”, dove ho ipotizzato la possibilità di una formazione per i coniugi dei funzionari diplomatici dei Ministeri degli Esteri europei e di altre organizzazioni internazionali, sulla base dei principi della Risoluzione 1325. In qualità di delegato alla conferenza di Londra, ho voluto presentare questo mio progetto all’assemblea di Londra, in modo da delineare una best practice che potrebbe essere seguita anche in Europa, per favorire l’accesso alla formazione sulla Risoluzione 1325 e la sua Agenda.

La necessità di “formarsi” per arricchire le conoscenze, mantenere le proprie capacità professionali e tenere aggiornato il curriculum vitae è oramai una esigenza sempre più sentita da tutti i consorti anche a livello europeo.  Per questo motivo la proposta italiana è stata accolta favorevolmente dai delegati degli altri paesi tanto da arrivare alla decisone di costituire un working group “Mediation & Risolution UNSCR1325” sotto la presidenza dell’Italia, con la partecipazione di Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Irlanda, Portogallo e Spagna. Il gruppo lavorerà sul tema Mediazione e Risoluzione 1325 per trovare tra i vari paesi europei punti d’intesa per un Piano di Azione comune finalizzato alla formazione dei consorti in materia di Donne, Pace e Sicurezza. E una prima proposta verrà presentata alla Conferenza EUFASA di Berlino 2020.

Molto interessante anche il lavoro svolto da gruppi di lavoro come “Rights of the Children” e “Third culture kids” che, sull’esempio di quanto già fatto con la “Chart of Rights of Spouses”, vorrebbero assicurare un standard comune di benefits ai figli dei funzionari europei soggetti a frequenti traslochi offrendo, per esempio, un’assicurazione sanitaria, l’equipollenza dei titoli di studio, l’assistenza di uno psicologo in casi di difficoltà di apprendimento o di adattamento alla vita “globe-trotter” del diplomatico. Benefit che, ad oggi, solo alcuni ministeri degli esteri prevedono già per i figli dei loro funzionari.

A Londra si è anche lungamente discusso dello Status legale dell’EUFASA. Dopo anni di lavoro e di confronto tra possibili opzioni, i delegati hanno deciso di registrare l’EUFASA come organizzazione no profit internazionale, una decisione che aiuterà senz’altro a risolvere i problemi di carattere amministrativo derivanti dal non essersi data prima uno status ufficiale.

 

Ha concluso i lavori il gruppo che si occupa della professionalità del coniuge di cui è membro anche l’Italia. E in questo contesto sono stati presentati il career adviser inglese e le altre misure finanziate dal Foreign Office, tramite l’associazione DSFA delle consorti inglesi, per facilitare la carriera dei coniugi. Fra queste, l’assistenza per l’orientamento professionale e per la compilazione dei curriculum, i corsi di lingue, i workshops per la promozione della carriera portatile e le compensazioni per la perdita della pensione quando si è impossibilitati a lavorare all’ estero. Inoltre, è stata presentata una piattaforma europea che offre lavori disponibili in missioni all’estero.

Un bilancio positivo, quindi, per queste tre stimolanti giornate di lavoro nella storica Lancaster House a cui si è aggiunta l’accoglienza positiva al progetto italiano in materia di formazione secondo i principi della Risoluzione 1325 con la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc.

Milena Guarino Padula

Dopo la Laurea in Scienze Economiche e Bancarie all’Università di Siena, segue il marito a Mosca, Londra, Bahrain e Montreal. In quest’ultima sede, alla McGill University, consegue una laurea specialistica in Public Relations and Fundraising. E’ stata Vice Presidente del Consiglio Direttivo ACDMAE 2006/2008, occupandosi fra l’altro di Lavoro dei Consorti ed Eufasa. E’ tuttora delegato Eufasa dell’attuale Direttivo e, in questa veste, ha lanciato quest’anno il nuovo Gruppo “Formazione e Lavoro”.

 

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