Super eroi “nostrani”, e’ arrivato il loro momento

di Maria Rosaria Gallo Colella

Due storie di super eroi: la prima è Diabolik, pellicola del 2021 dei Manetti bros.

Paradossalmente, Diabolik è un vero supereroe: bello e imprendibile, ruba gioielli e ammalia belle fanciulle, nel mondo patinato e irreale del fumetto creato dalla penna delle sorelle Giussani.

I fratelli Manetti provano a richiamare quelle atmosfere con una fotografia nitida ed elegante, dove personaggi maniacalmente delineati si muovono sullo sfondo di un ambiente dai contorni nettamente definiti: il mondo dei ricchi, opulento ed elegante, ricco e disonesto, ma con classe da vendere; di contro il contesto ben codificato della giustizia, in cui si muovono ispettori affascinanti e affascinati, e poliziotti indaffarati a compiere bene il proprio dovere.

I due mondi si incontrano su un piano inclinato dove la propensione del creatore è fortemente sbilanciata verso i belli e fortunati, rendendo così tutti gli altri banali e inutili macchiette.

L’esperimento dei due geniali registi è così riuscito in parte; le atmosfere delineate, a mio avviso, perdono la magia tipica del fumetto nel momento in cui i personaggi vi si stagliano in maniera tanto netta.

Bel tentativo, però!

Aspettiamo l’inevitabile prosieguo…

In Ariaferma, di Leonardo Di Costanzo, i supereroi sono quelli della vita quotidiana che, tuttavia, si muovono in un ambiente non comune e claustrofobico.

A causa di un intoppo burocratico, infatti, un manipolo di carcerati rimane bloccato in una struttura detentiva ormai in dismissione, affidato alle cure di un gruppo di guardie carcerarie ormai prive di entusiasmo e autorità nei confronti di delinquenti incalliti e ladruncoli occasionali, ma egualmente senza speranza.

La nuova situazione strutturale obbliga i due gruppi ad una nuova convivenza forzata, in cui condividere spazi, cure e momenti conviviali.

Sempre in bilico tra il senso del dovere che impone fermezza e rispetto delle regole, e l’umanità che vorrebbe essere solidale con i carnefici quando diventano vittime.

Nonostante un cast di prim’ordine e la solida regia di Di Costanzo (che è anche co-autore della sceneggiatura) l’uscita in sala di Ariaferma, una coproduzione di Amazon, non suscitò alcun particolare clamore. Alla serata dei David di Donatello, il merito di aver riacceso i riflettori su un film che non a caso ha incassato due importanti riconoscimenti: per la miglior sceneggiatura originale e per il miglior attore protagonista (l’ottimo Silvio Orlando). E che oggi può già essere rivisto stando comodamente a casa, dagli abbonati Prime Video.

Maria Rosaria Gallo Colella

Napoletana di nascita e temperamento , si e’ laureata in Lingue e Letterature straniere presso il prestigioso Istituto Orientale della città partenopea. Le lingue le ha poi praticate accompagnando il marito, in giro per il mondo, e seguendo le avventure scolastiche dei cinque figli! Da sempre si occupa della nostra Rubrica “Visti per Voi”, uno spazio che per fortuna non ha abbandonato neppure dopo quattro di permanenza ad Oslo, al seguito del marito, Ambasciatore italiano in Norvegia. Oggi e’ pronta per una nuova avventura: in Costarica!

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