Scrittori Globe Trotter, online i video-tutorial per superare i “blocchi” e scrivere a qualsiasi latitudine

di Maria Giovanna Fadiga Mercuri

Gli strumenti del processo creativo sono finalmente disponibili on line per continuare a insegnare (e imparare) il mestiere dello scrittore da qualsiasi parte del mondo. Un aspetto davvero originale della carriera portatile, questo: ce ne ha parlato il 18 aprile u.s. Francesca Andreini Galanti, durante una presentazione per il Gruppo Formazione e Lavoro che ho avuto il piacere di condurre al Circolo….

Francesca, una viaggiatrice come tutte noi (al momento è in Thailandia), è un’esperta di scrittura creativa. Questa, che sembra un’idea così moderna, in realtà, non lo è affatto: fin dal Medioevo i letterati -e Francesca lo è- erravano di luogo in luogo, di città in città -e Francesca lo fa- per condividere il proprio sapere ed insegnare l’arte dello scrivere. I più richiesti erano, per ovvi motivi linguistici, i toscani e Francesca è proprio toscana! Laureata in Lettere Moderne a Firenze, Francesca segue la vita nomade che ben conosciamo, senza dimenticare mai le sue passioni: pubblica regolarmente racconti su riviste letterarie e nel 2005 esce il suo primo romanzo “Gino”e poi, nel 2009, il secondo “Nessuno ti può costringere”. Seguono commedie, sceneggiature e poi …l’America. L’America offre davvero grandi opportunità e ad essa si ispirano un diario a puntate e una rubrica fissa su “Zibaldone”*.

Ora, rientrata a Roma, l’America di Francesca è diventata un libro: “Cronache Americane”, che ha stimolato nell’autrice la nuova attività di ideatrice di laboratori di narrativa. La partenza per la Thailandia non ha fermato la creatività della nostra scrittrice, che si è concretizzata in una serie di tutorialsaltamente professionali ed al contempo molto accessibili nei contenuti e nella forma esplicativa, su come i nostri pensieri possano diventare parola scritta. Sulla piattaforma di Youtube, con il titolo Come superare il blocco dello scrittore, settimana dopo settimana le indicazioni che emergono dalle tessere del mosaico virtuale delle immagini proposte ci portano a riacquistare la confidenza con il nostro vissuto e a trasformarlo in memoria scritta, perché noi tutte abbiamo certamente qualcosa da raccontare.

Mentre ascoltavo la bella presentazione di Francesca, mi è sembrato di vedere materializzarsi -come in un breve frammento di reverie-la scena finale del romanzo distopico Fahrenheit 451di Ray Bradbury, dove gli uomini superstiti alla distruzione della cultura imparano a memoria i libri bruciati e diventano loro stessi libri parlanti per conservare il fascino della narrazione: ”Ognuno deve lasciarsiqualcosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato con il nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l’albero o il fiore che abbiamo piantato, noi si sia là.”

* Per conoscere meglio il mondo e la produzione di Francesca, http://www.francesca-andreini.com/

 

Maria Giovanna Fadiga Mercuri

Filologa latina e greca, ha vissuto da umanista convinta nelle varie sedi estere – dalla Corea del Sud al Regno Unito, dalla Germania al Belgio, dagli Stati Uniti nuovamente in Corea del Sud e questa volta anche del Nord – svolgendo attività di studio e di ricerca nel suo settore di formazione. Appassionata di lingue antiche e moderne, attualmente insegna a Roma. È Membro dell’attuale Consiglio Direttivo dove si occupa di attività culturali ed e’ delegato Eufasa.

 

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