Parola d’ordine INFORMARE: con il “Come e Dove” digitale, in arrivo il primo “Libro Bianco” ACDMAE

di Javier Barca

In spagnolo, la parola “carrera” traduce tanto il sostantivo italiano “corsa” quanto l’espressione “carriera professionale”. Diciassette anni fa ho cominciato la mia “carrera” di expat. E la chiamo così perché è stata e continuerà ad essere non solo una corsa – o, meglio, una gincana tra le continue difficoltà per i trasferimenti, per confrontarsi con realtà sconosciute, ed affrontare sempre nuove avventure – ma anche un lavoro, cioè una carriera “professionale”, anche se non accademicamente riconosciuta e senza titolo, all’ombra di quella ufficialmente accreditata del coniuge. Una “carrera” che richiede ugualmente grandissime doti e attitudini organizzative, logistiche, estetiche e amministrative oltre a buone capacità contabili, di contrattazione e, soprattutto, di public relations. Doti obbligatorie e necessarie per il successo delle nostre vite da “giramondo”.

 La nostra vita all’estero, intensa ma piena d’incertezze, contrasta con quella dei nostri partner che, subito dopo il trasloco, hanno sempre la sicurezza del lavoro, in un ufficio, con un preciso incarico, e un certo numero di collaboratori. Spetta a noi, invece, ricreare nuovi “mondi”, intorno a questo “centro di gravità lavorativo”. Siamo, infatti, i “ri-organizzatori” del microcosmo famigliare: scegliamo un quartiere gradevole da abitare, la scuola più adatta per i nostri figli, organizziamo i momenti di tempo libero e di vacanza per tutti e coltiviamo nuove amicizie per creare stimolanti opportunità sociali e di svago, amicizie che spesso sono un prezioso strumento per accedere al mondo “reale” del paese in cui temporaneamente viviamo. Tutti questi nuovi “mondi” sono più facili da costruire e da gestire se abbiamo a disposizione informazioni quanto più veritiere ed esatte possibili sugli aspetti che influiscono direttamente sulle nostre vite e sulle nostre attività. Aspetti che semplificano il quotidiano, rendendolo più facile e felice, sia per i funzionari che per le famiglie al seguito. E un funzionario felice sarà certamente più produttivo ed efficiente, qualità di cui beneficerà anche e soprattutto l’Amministrazione.

Sapere ricreare queste condizioni ottimali è il compito di cui si fa carico il coniuge. Un compito che, peraltro, marca la differenza, soprattutto nei primi mesi d’insediamento, tra chi assume un incarico all’estero accompagnato dal partner e chi, invece, non avrà questo prezioso supporto. E’ infatti innegabile che, dal punto di vista pratico ed emotivo, le due situazioni saranno molto diverse: potersi concentrare dal primo giorno sul nuovo lavoro senza preoccuparsi del trasloco, della casa, della scuola dei ragazzi oppure dell’auto da immatricolare non fa forse la differenza per un diplomatico che arriva in una nuova sede?

Questa digressione spiega anche perché, quando la nostra Presidente mi ha chiesto quali dossier volessi seguire nel nuovo Direttivo, ho chiesto senza esitare di poter sviluppare – nell’ambito del gruppo “questioni sociali” – un’idea che avevo in mente da tempo: realizzare una guida dei diritti e dei doveri che hanno i coniugi e i partner dei dipendenti del Ministero degli Affari Esteri. Un progetto che si è concretizzato in un “Libro Bianco”, un vademecum dei doveri e dei benefici previsti dall’Amministrazione, sia per il dipendente del MAECI (a Roma o all’estero) che per il suo compagno, a seconda delle diverse situazioni famigliari in cui ci si trova.Allo stesso tempo ho accettato volentieri di occuparmi del “Come e Dove”, il servizio da quarant’anni fiore all’occhiello della nostra Associazione, e che sarà in futuro accessibile anche dal sito web ACDMAE. Questo è uno strumento utile, direi essenziale, per colmare il bisogno d’informazioni di cui il coniuge ha senz’altro bisogno per limitare le incertezze che caratterizzano il trasferimento all’estero del funzionario diplomatico e non, ed evitare che il trasloco diventi per tutta la famiglia una non sempre piacevole “carrambata!”. Disporre di un’ampia gamma d’informazioni, infatti, è essenziale per scegliere accuratamente una sede, pianificare al meglio il proprio arrivo e aggirare le innumerevoli difficoltà che ogni trasloco comporta. Mi sono quindi impegnato a renderlo più attuale, digitalizzandone i contenuti e aumentandone l’interattività con l’aggiunta di numerosi link a siti web selezionati in base ai paesi, alle città, e ai veri temi di interesse. Con l’aiuto dei nostri stagisti, abbiamo controllato ben 127 “schede Paesi” e più di 190 città sedi di Ambasciate e Consolati. Nelle schede dei paesi più importanti e che ospitano diversi Consolati, siamo riusciti a inserire oltre cento link a siti istituzionali e non. Ma il vero ”plus” delle nuove schede è che la tecnologia ci permette di aggiornare continuamente le informazioni, cui si aggiungono i contributi personali che via via arrivano dalle diverse sedi.

Come ho accennato, il nuovo “Come e Dove” sarà presto affiancato dal nostro “Libro Bianco”, la prima pubblicazione ufficiale dell’ACDMAE che offrirà informazioni selezionate e verificate di ancor più ampio interesse per i soci. Il “Libro Bianco”, un progetto nuovo e senz’altro impegnativo che contiamo di presentare non appena possibile, si svilupperà in quattro sezioni che coprono diversi momenti temporali. La prima si concentra sulla permanenza a Roma e contiene tutte le informazioni utili per affrontare le fasi precedenti al trasloco. La seconda sezione approfondisce gli aspetti che influiscono direttamente sulla nostra partenza (fra i tanti, per esempio, la nuova disciplina sul trattamento dei traslochi, i passaporti, l’assistenza sanitaria all’estero e le polizze assicurative). La terza raccoglie tutte quelle informazioni che saranno utili durante la permanenza all’estero (esenzione IVA, contributo scolastico e di abitazione, eventuali maggiorazioni per l’abitazione e così via. E, infine, la quarta sezione, copre le questioni inerenti al rientro nella Capitale, in particolare per le persone che intendono iniziare la loro vita di coppia con il coniuge dipendente, senza aver mai vissuto prima a Roma. La pubblicazione include anche informazioni utili su Inps, Sistema Sanitario e scuole, compresi i ragguagli sulle pratiche burocratiche ricorrenti quali, ad esempio, quelle per l’ottenimento della residenza, per il rinnovo o la conversione della patente, nonché tante altre informazioni di pubblica utilità, non immediatamente riconducibili alla realtà della Farnesina, con cui tutti noi dobbiamo quotidianamente confrontarci.

Non saranno ovviamente approfonditi gli aspetti tecnici ed economici più complessi dei temi affrontati, ma si cercherà di offrire un utile quadro di riferimento su tutti quei servizi e quei diritti che spetterebbero a noi e alla nostra famiglia di cui spesso, purtroppo, non abbiamo neppure idea. Il lavoro svolto, infatti, prende le mosse dalla raccolta delle circolari ministeriali e dall’individuazione di quelle leggi che predispongono il quadro normativo contemplato nelle circolari stesse. Un passaggio fondamentale sia per verificare la fonte del diritto che per affrontare i diversi argomenti con un linguaggio meno burocratico.

Non posso non soffermarmi su quanto sia stato difficile elaborare questo vademecum dovendomi confrontare con le informazioni, spesso disarticolate, messe a disposizione dalle diverse Direzioni Generali che intervengono sulle singole e specifiche tematiche. Lo strumento ministeriale Intranet, che dovrebbe fornire informazioni immediatamente utilizzabili ai funzionari, si presenta ancora oggi per quello che è: un archivio, ovvero una raccolta di circolari amministrative, senza altra finalità esplicativa. Sarebbe illusorio sperare di trovarvi qualcosa di simile a un manuale di consultazione che è utile, agile, operativo e “customer friendly”, come potrebbero fare i funzionari alle prime armi o in attesa della loro prima sede. E come possiamo non esser solidali anche con i giovani consorti di quei funzionari, che senz’altro non sanno ancora come affrontare una vita di famiglia in giro per il mondo? Si fanno tante domande trovando ancora oggi pochissime risposte… E allora speriamo che per queste persone e, ovviamente, per noi tutti, il “Libro Bianco” ACDMAE riuscirà a essere d’aiuto concreto. E’ con quest’intento, oltre che con tantissime ore di lavoro, che lo abbiamo pensato e ultimato.

Infine, un’ultima osservazione. Negli ultimi mesi abbiamo dolorosamente compreso che il mondo non solo è cambiato, ma non sarà più lo stesso. Il modo di relazionarsi e di lavorare, di viaggiare e di vivere saranno diversi, e ancora non sappiamo se dovremo dire “purtroppo” o “per fortuna” quando in  futuro per ricorderemo questo periodo della nostra storia. Certo è che la capacità di resilienza sarà determinante per affrontare l’incertezza del domani. Ma sono assolutamente convinto che la nostra Associazione, come gruppo e come consorti che la formano, abbia al suo interno persone che hanno dato prova, anche senza pandemia, di una resilienza straordinaria con cui hanno affrontato e affronteranno sempre cambiamenti drastici, a volte anche traumatici. Il Libro Bianco e il Come e Dove, con le loro informazioni sempre più aggiornate e fruibili, non potranno che rafforzare i quattro pilastri della nostra resilienza: Competenza Sociale, Risoluzione dei Problemi, Autonomia e Senso del futuro.

Javier Barca

Nato a Madrid, laureato in Economia e Commercio e in Scienze del Turismo, la sua attività lavorativa nel settore privato lo porta a New York, dove trascorre quattro anni in veste di dirigente aziendale. Si trasferisce poi a Roma, al seguito del compagno diplomatico, ora marito, e qui si reinventa una professione lavorando per il celebre brand d’interni Flamant.  Ha vissuto a Buenos Aires, Nuova Delhi e Wellington, cercando di lavorare senza mai perdere di vista la sua passione: la trasformazione degli spazi vuoti in ambienti belli, eleganti e sempre sorprendenti. E’ consigliere ACDMAE responsabile per le questioni sociali.

2 Comments
  1. Ottima iniziativa Javier, in linea con i compiti e gli obiettivi dell’ACDMAE! Non vedo l’ora di avere tra le mani o virtualmente il tuo libro bianco..
    Mi permetto un’osservazione fuori tema : Flamant che conosco da tempi remoti, è davvero un’eccellenza nel campo dell’arredamento soft moderno, naturale e raffinato…

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