di Federica Bartolini Giungi e Andrea Trifunovits Miraglia del Giudice
Questo ottobre ha visto l’apertura di quella che, consentiteci, può essere, a tutti gli effetti, considerata una stagione cinematografica. Mesi di lavoro, contatti, sforzi per allacciare relazioni con ambasciate straniere presenti nel nostro territorio, hanno portato a risultati estremamente positivi in termini di paesi che hanno aderito al nostro obiettivo e di qualità dei film offerti.
Cominciando dall’ambasciata di Albania che, con il supporto dell’Associazione Prane Teje, ha proposto il film documentario “La macchina delle immagini di Alfredo C.”. In lingua italiana tratta di uno dei momenti storici più difficili della comunità italiana in Albania nell’immediato dopoguerra. L’innegabile valore storico non ha oscurato il lato artistico di quest’opera e cioè l’importanza delle immagini in questa nostra epoca moderna e il ruolo di colui che le gira. L’enorme responsabilità di riportare gli eventi come testimonianza o come propaganda ci pone dunque di fronte alla consapevolezza dell’enorme impatto che tali rappresentazioni hanno avuto e continuano ad avere sull’opinione pubblica. La partecipazione dei rappresentanti della Associazione Prane Teje, che si occupa di sostenere a livello culturale, linguistico e sociale l’ampia comunità albanese, anche di seconda generazione, presente in Italia, ci ha permesso di apprezzare e conoscere anche questo aspetto di un paese così vicino a noi geograficamente parlando ma di cui non abbiamo molti riferimenti culturali.
Il regista Roland Sejko ci ha parlato della nascita di questo progetto cinematografico e di come la sua realizzazione abbia portato a sviluppi inaspettati quando, attraverso le immagini documentali, alcuni protagonisti si sono riconosciuti e alcuni figli hanno finalmente capito la drammatica storia che i genitori non hanno mai voluto raccontare.
Ma il nostro obiettivo rimane quello di viaggiare attraverso i paesi e i continenti per cui a Natale attraverseremo l’oceano per assistere ad una storia di vita e di musica. “2 filhos de Francisco” ci porterà in un Brasile dove le difficoltà si mescolano indissolubilmente alle note e ai ritmi di questo immenso paese. Diretto da Breno Silveira Il film è stato uno dei maggiori successi del Brasile negli ultimi vent’anni.
Torneremo poi in Europa con un film moderno e accattivante che si nutre della vena artistica di un paese come la Romania che sta emergendo, assieme a Polonia e Ungheria per la qualità della sua produzione cinematografica. Ma l’attenzione che riserviamo al film del regista Corneliu Porumboiu non è solo relativa al paese che ce lo propone ma anche al fatto che le lingue parlate nel film sono romeno, spagnolo, inglese, che il luogo in cui si svolge la vicenda è l’Isola di La Gomera alle Canarie, che la produzione è romena, francese e tedesca.
Insomma l’importanza di un’opera che ci fa comprendere la grandezza di una Europa unita.
Federica Bartolini Giungi
Laureata in Scienze Politiche a Bologna, ha conseguito un Master nell’Insegnamento dell’Italiano L2 all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo varie esperienze nelle istituzioni UE e all’UNHCR in Camerun, ha insegnato la lingua italiana agli stranieri, sia in Italia che all’estero, nella convinzione che l’integrazione passi attraverso la conoscenza della lingua. Dopo quattro anni trascorsi a Bucarest e’ rientrata a fare parte dell’attuale Direttivo con la carica di consigliera responsabile del Gruppo di Lettura e Conversazione in Italiano e delle attività culturali in generale, incarico che tra l’altro le sta consentendo di mantenere viva la sua passione per i libri.
Andrea Trifunovits Miraglia del Giudice
Laureata in economia con specialità in relazioni internazionali all’Università di Budapest, ha successivamente conseguito un master europeo di interpretariato simultaneo per conferenza alla Westminster University di Londra.
Ha vissuto in Brasile (Recife), Londra, Cina (Canton) Caracas e Rio de Janeiro dove il marito ha da poco concluso la sua missione. Oggi vive con la famiglia a Roma e, forte della sua passata esperienza, è entrata nel Direttivo ACDMAE dove collabora nell’organizzare le attività di Insieme a Roma e quelle del neonato International Film Club.